La prepotenza del Signor SI

di Comitato NO Ecodistretto

Dopo oltre due anni di amministrazione Capalbo, conosciamo quale sia il vero carattere del Primo cittadino della nostra città. Tuttavia, non ci aspettavamo un ”disamina” degli accadimenti che contenesse, fin dal titolo del testo “I signori del NO!” tanta acredine. Occorre fare chiarezza fino in fondo, il Comitato del NO Ecodistretto non può essere banalmente assimilato, come si vorrebbe far credere, con I signori del NO.

Se da una parte tale scritto conferma l’indole autoritaria del Sindaco, che sbaglia ad indirizzare verso noi schizzi di veleno, dall’altra ci dà la possibilità di chiarire finalmente chi sono i Liberi cittadini che fanno parte del Comitato del NO.

Magari egli si sorprenderà nell’apprendere che del Comitato, e comunque di chi si oppone esclusivamente alla costruzione dell’Ecodistretto, fanno parte molte voci indipendenti, fra questi anche molti cittadini che hanno contribuito alla elezione dell’attuale Amministrazione. Già, proprio così! Sono molte le anime che fanno parte del Comitato, non c’è da meravigliarsi quindi se vi sono anche quelle che hanno creduto nel suo programma del “cambia vento”. Tale programma si prefiggeva di riunire la comunità dopo anni di divisioni laceranti e non prevedeva certamente che il rilancio dell’economia locale passasse attraverso la costruzione di un impianto per la lavorazione dei rifiuti con annesso “digestore” per l’umido.

Oggi, purtroppo, constatiamo che basta dire NO per diventare pericolosi nemici, basta solo non condividere l’idea (malsana) di legare il futuro del territorio alla “lavorazione” dei rifiuti!

A quanto pare la voce dei liberi cittadini non conta, e il fine è solo quello di screditare chi la pensa diversamente.

La verità è che noi Liberi cittadini di questa comunità abbiamo deciso di costituirci come Comitato del NO col solo intento di tutelare il futuro del nostro territorio; preoccupati da questa scelta affrettata, mai discussa, né tantomeno condivisa, che viene presentata come un grande affare. Ma, guarda caso, un affare che tutti rifiutano, ad incominciare da quelli che occupano una migliore posizione rispetto a quella occupata dalla  nostra città, penultima  nella graduatoria dei possibili siti! Cosa ha spinto gli altri comuni a defilarsi? davvero potete pensare che siamo così ingenui da  credere alle generiche ”motivazioni politiche”? Suvvia, un po’ di onesta intellettuale!

Non abbiamo nessun’altra finalità se non quella di “allertare” le coscienze in difesa della salute delle future generazioni, dell’ambiente e, non ultimo, del valore degli immobili e dei terreni dell’intero comprensorio comunale.  

Con questi unici obiettivi, chiediamo alla cittadinanza di non lasciarsi ammaliare dal miraggio dei posti di lavoro presso l’Ecodistretto, impianto destinato nel tempo all’automatizzazione che inevitabilmente porterà alla riduzione della forza lavoro.

Continueremo a spiegare ai cittadini le solide motivazioni nel dire NO ad un impianto che nessun amministratore vorrebbe e che, invece, il nostro Primo cittadino ostinatamente caldeggia. Per tale motivo è in corso una raccolta firme a sostegno del NO. Siamo aperti a ricevere il contributo di tutti e di ciascuno.

Proponendo di firmare tale petizione, si vuole sottolineare che la costruzione dell’Ecodistretto è UNA SCELTA IRREVERSIBILE, dalla quale non si può recedere anche se in futuro la lavorazione di migliaia di tonnellate di rifiuti dovesse rivelarsi prepotentemente negativa per la salute.

Fermamente convinti che si debba puntare piuttosto sulle risorse e sulla naturale vocazione del nostro territorio, portiamo avanti la nostra battaglia di civiltà che richiede il sostegno di tutti.