Il “Gruppo politico dei Moderati” di Acri ufficializza la candidatura a sindaco della dott.ssa Anna Vigliaturo

Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative nella nostra città, si stanno delineando diversi scenari politici, alcuni già consolidati, altri solo ipotizzati. Noi, “Gruppo politico dei Moderati”, forti della nostra autonomia ed identità, sciogliamo ogni dubbio sulla nostra presenza alle imminenti consultazioni elettorali, confermando anche quanto anticipato dalla stampa nelle ultime settimane.
Come forza moderata, vogliamo ricominciare da noi stessi, punto di partenza per avviare un ragionamento politico sul futuro non solo del nostro movimento, ma soprattutto su quello della nostra città.
Il nostro obiettivo è quello di dare voce a tutte le espressioni dei moderati, pronti a raccogliere e fare nostre le istanze che arriveranno dalla società civile e da quelle formazioni politiche che condividono con noi idee e valori. Un paese senza valori è un paese spento, totalmente smarrito, in balia di populismi ed estremismi.
Da qui la scelta del nostro candidato alla carica di sindaco, la dottoressa Anna Vigliaturo. Persona che racchiude in sé i connotati e le caratteristiche dei “moderati”, impegnata in politica, in possesso di esperienza, capacità e bagaglio culturale che, siamo certi, potranno condurla alla guida di Palazzo Gencarelli. Donna tra la gente e per la gente, si è guadagnata l’investitura sul campo, conducendo ‘battaglie’ civili a favore dei cittadini.
La situazione economica e socioculturale della nostra città ha imboccato la strada del non ritorno: arterie urbane sempre più deserte, attività commerciali sempre più in difficoltà, viabilità interrotta e mai completata, sanità e servizi ospedalieri ridotti al lumicino, anche a causa della fallimentare e catastrofica esperienza amministrativa della giunta Tenuta, la quale, si è contraddistinta solo per l’affido diretto di una miriade di incarichi, tutelando gli interessi di pochi ‘amici’. La stessa sarà ricordata come l’amministrazione del dissesto finanziario e dei commissari prefettizi; sarà ricordata per non essere riuscita a difendere il nosocomio cittadino, lasciandolo alla mercé di un commissario alla sanità e di un presidente della giunta regionale che guarda caso si fa vedere nella nostra città solo in occasione delle diverse campagne elettorale. Siamo certi che anche questa volta verrà a farci visita pronto a propinarci qualche altra promessa.
Per combattere questo declino, noi vogliamo tirare fuori con orgoglio la nostra storia di moderati, per schierarci con coraggio dalla parte degli acresi che come noi credono nei valori più importanti, come la difesa della vita, la tutela e il sostegno alla famiglia, l’attenzione alle fasce sociali più deboli.
Ecco perché ci contrapponiamo fermamente a tutte le formazioni politiche prive di un’idea e di un progetto che possa contribuire alla rinascita della nostra città. Ciò che ci rende diversi dagli altri è insito nella nostra stessa storia, che è quella dei cattolici e dei moderati impegnati in politica, con un solo obiettivo e con una grande ambizione: quella di servire il bene comune, prima essenza della stessa politica, prendendo a cuore solo ed esclusivamente gli interessi della propria comunità sociale, anziché abbandonarsi ad inutili personalismi ed egoismi, che non contribuiscono certo a migliorare il benessere sociale ed assicurare una migliore qualità della vita della nostra comunità. Per questi motivi ci riteniamo distanti e ci contrapponiamo con forza agli individualismi di una sinistra acrese e regionale ormai prigioniera di se stessa e disposta ad accordi con tutti, incapace di offrire un progetto politico serio e fattibile che guardi davvero ai bisogni e alle esigenze dei meno abbienti, dei disoccupati, dei malati ed in generale dei meno fortunati.
Siamo certi che con queste premesse e su queste basi, anche insieme ad altre forze moderate che con noi vorranno costruire un nuovo progetto politico che metta al centro i bisogni reali dei cittadini, potremmo offrire un fattivo e valido contributo per tornare ad essere protagonisti non solo della vita politica acrese ma dell’intera Calabria.