I carabinieri forestali di Acri sequestrano due impianti di depuratori di Bisignano

militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri, nei giorni scorsi hanno posto sotto sequestro due impianti di depurazione nel Comune di Bisignano. L’attività rientra negli accertamenti predisposti dalla Procura della Repubblica di Cosenza. Finalizzati a constatare il funzionamento degli impianti di depurazione presenti sul territorio.

Il controllo effettuato nel Comune di Bisignano presso gli impianti di depurazione comunale siti in località “Macchia Tavola” e “Macchia dei Monaci” ha accertato lo stato di fatiscenza. E di abbandono degli stessi i quali per struttura e per funzionamento non rispondevano alla normativa di settore. In particolare le strutture depurative non risultano essere funzionanti. E le vasche risultano in completo stato di abbandono.

I DUE DEPURATORI

Le acque reflue urbane confluenti verso i due impianti non subiscono alcun trattamento depurativo e nell’impianto di “Macchia dei Monaci” vengono scaricate direttamente nell’adiacente Fiume Crati. Mentre per l’impianto di “Macchia Tavola”le acque reflue provenienti dalla rete fognaria confluiscono all’interno di un pozzetto. E poi invece di passare per le vasche di depurazione vengono, attraverso un by-pass, scaricate direttamente sul suolo presso l’argine del Fiume Crati. All’interno degli impianti, entrambi privi della necessaria autorizzazione allo scarico prevista da D.lgs 156/2006, è stato inoltre accertato lo stoccaggio non autorizzato di oltre 3000 metri cubi di rifiuti speciali, di origine prevalentemente organica. Tale accertamento ha portato al sequestro dei due impianti, ad elevare sanzione amministrativa. E alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di amministratori comunali e gestori dell’impianto per i reati di attività di gestione illecita di rifiuti, distruzione e deturpamento di bellezze naturali. Oltre a scarico sul suolo in area vincolata.

fonte: ecodellojonio