E’ TUTTA COLPA DEI POLITICI CORROTTI LA CHIUSURA DELL’OSPEDALE!

DI Libera Associazione Cittadini Acresi

L’attenzione dei vertici del PD calabrese sembra essere rivolta quasi esclusivamente alle cliniche private, e gli ospedali pubblici? Possono anche chiudere! Imprenditori della Sanità parlano addirittura di mazzette corpose, fino a 100.000 euro, per il finanziamento della campagna elettorale regionale! Questo malcostume non lo si scopre oggi, è sempre esistito. Tutte le Giunte di centrosinistra e centrodestra che si sono succedute hanno mandato in bancarotta il sistema sanitario regionale. L’altro ieri Loiero, ieri Scopelliti, oggi Palla Palla, solo per citare gli ultimi in ordine di tempo. Cambiano gli orchestranti, ma la musica rimane sempre la stessa.

Politicanti di ieri e di oggi, hanno pensato esclusivamente a formare “comitati d’affari” per spartirsi il territorio: finanziamenti pubblici usati a fini personali; cliniche private; servizi mensa e pulizia; assunzioni per chiamata diretta e senza concorso, calpestando le graduatorie di poveri cristi che vengono schedati, aspettando invano, una chiamata per un posto di lavoro che non arriverà MAI! Incarichi di diecine di migliaia di euro, elargiti a procacciatori di voti! E’ una classe politica “corrotta” e ingrata, che pensa solo ed esclusivamente ai propri interessi, calpestando la buona fede ma soprattutto la dignità dei cittadini.

I cosiddetti politici acresi, poi, non accettano, che dei cittadini onesti, creino a loro dire “allarmismi”, per la lenta agonia del nostro ospedale. Da essi siamo stati definiti pseudo esperti prima, e fantomatica associazione poi. Basta guardare l’ultima squallida pagina di “politica” locale che i cittadini acresi hanno dovuto subire per capire le vere priorità di certa gente.

Cari piddini acresi e cari amministratori, queste per noi sono le azioni riprovevoli. Abbiate, invece, il coraggio, di alzare la voce, se ne siete capaci, denunciando pubblicamente, le vere e insopportabili ingiustizie, altrimenti tacete! Voi siete stati eletti democraticamente dai cittadini, e a questi dovete rendere conto. Invece cosa fate? Date le colpe di tutto ciò a dei cittadini onesti, che hanno avuto il coraggio di fare informazione su di una struttura ospedaliera, lasciata all’abbandono destinata alla CHIUSURA tra qualche anno! La realtà, purtroppo, è questa. Altro che ALLARMISMO e disinformazione! Noi siamo solo dei cittadini che criticano gli amministratori e la finta opposizione, e chiediamo conto della situazione in cui versa il nostro ospedale. Le domande che abbiamo posto sono semplici: Il reparto di Chirurgia è attivo come ricoveri o no? La RM era già prevista ai tempi di Scopelliti, dov’è? Il “Percorso Nascita” perché non è mai nato? La Lungodegenza quando parte? L’ambulatorio di Oncologia si farà? Mentre noi poniamo queste “false” domande, i nostri super politici ed esperti cosa hanno fatto? Noi dal canto nostro, vorremmo una Sanità diversa, con un presidio ospedaliero diverso, che dia tutte le risposte nel rispetto dei diritti dei cittadini.

Un esempio delle potenzialità che la nostra struttura ospedaliera potrebbe offrire alla popolazione, si è visto qualche giorno fa, con la nascita di un bimbo. Si ad Acri si nasce ancora, anche se è un evento più unico che raro! Grazie alla professionalità ed alla volontà di tutto personale medico di PS e 118, è avvenuto senza conseguenze per madre e figlio. Questa volta è andato tutto bene, ma se ciò non fosse stato cosa sarebbe successo, si sarebbe parlato di “malasanità”? La responsabilità di quello che potrebbe accadere è dei cosiddetti politici ed esperti, che hanno creato questa situazione critica, e gli operatori sanitari, che con i pochi mezzi a disposizione, cercano di gestire al meglio le emergenze.

A voce alta e indignati diciamo: BASTA passerelle, BASTA convegni e incontri tarocco, i cittadini sono pronti a scendere in piazza, anche in modo “eclatante”. Cambiare modo di fare politica, nell’interesse reale dei cittadini, e la via giusta che bisogna intraprendere, per riacquistare la credibilità che ormai, da anni si è persa.

Intanto, l’ospedale è sempre più spento…