Cuore, sofferenza ed un pizzico di fortuna. L’Acri espugna di misura Scalea.

SCALEA: Bellanza 6, Oliva 6,5, Tipaldi 6,5 (46’st De Stefano sv), Giannuzzi 6 (38’st Margiotta sv), Cersosimo 6,5, Chemi 6,5, Di Nella 6, Casella 6 (37’st Scoppetta sv), Ciuccio 6,5 (37’st Reccia sv), Mandarano 6, Manganaro 6,5. In panchina: Adornetto, D’Amato, Loria. Allenatore: De Pascale

ACRI: Lamberti 6,5, Lamirata 7 ((25’st Perri 6), Ferraro 6,5, Dodaro 6,5,  Federico 6, Rose 6,5, Luzzi 6,5, Sposato 6,5, Bertini 7, Nesticò 6,5, Criniti 7. In panchina: Gencarelli, Conforti, P.Palumbo, Garofalo, Gradilone, Velletri. Allenatore: Mancini.

ARBITRO: Volpe di Vibo Valentia 6 (Assistenti: Decorato e Fanara di Cosenza 6)

MARCATORE: 19’st Criniti

NOTE: circa 400 spettatori. Ammoniti: Federico. Espulsi: al 23’st Federico (A) per somma di ammonizioni. Angoli: 4-3. Recupero: 1’pt;4’st

SCALEA (CS) – Sono tre punti di platino, quelli che l’Acri di mister Mancini conquista sul difficile campo di Scalea. Tra infortuni e squalifiche, l’Acri deve fare a meno di 6 elementi e Mancini deve dunque reinventarsi la formazione e portare con se in panchina ben 6 under. In attacco, senza lo squalificato Petrone, gioca la coppia Nesticò – Criniti, esordio stagionale dal primo minuto invece per Lamirata (tra i migliori), si rivede a centrocampo Rose, in difesa la coppia centrale Bertini – Ferraro può avvalersi del supporto di Luzzi e del giovane Federico. Lo Scalea, invece, deve fare a meno di Pappalardo (squalificato) e Marciano infortunato. I padroni di casa partono subito bene e cercano di mettere subito pressione ai rossoneri che dal canto loro sono attenti in difesa. Al 15′ Ciuccio viene messo a terra al limite dell’area e dal calcio di punizione che ne consegue, Giannuzzi colpisce il palo alla sinistra dell’immobile Lamberti. Al 17′ è ancora lo Scalea pericoloso in fase offensiva: Di Nella prova la conclusione al volo sul suggerimento di Giannuzzi, il pallone finisce di poco alto sopra la traversa. Al 20′ i padroni di casa sfiorano il vantaggio con Manganaro ma sulla conclusione del giocatore biancostellato si oppone con un super intervento Lamberti. Al 22′ l’Acri cerca una timida reazione e Lamirata colpisce di testa sull’assist di Rose: pallone a lato. Lo Scalea vuole a tutti i costi chiudere il primo tempo in vantaggio ed al 27′ Ciuccio prova a trasformare il servizio di Manganaro: anche in questo caso salva il risultato Lamberti. Due minuti più tardi lo Scalea colpisce un altro legno: questa volta Manganaro centra la traversa, sempre da calcio di punizione. Nel festival delle occasione si aggiunge anche Casella che alla mezzora va alla conclusione ma trova il salvataggio in extremis sulla linea di porta di Federico.  Il primo tempo si chiude sullo 0 a 0, anche se ai punti meriterebbe lo Scalea. La ripresa inizia con l’Acri che prova ad uscire fuori e in contropiede mette pressione ai locali. I rossoneri sono pericolosi soprattutto sugli esterni con Lamirata da una parte e Criniti dall’altra. Al 10′ si fa vedere Nesticò che buca centralmente la difesa avversaria: la sua conclusione è però alta. Al 19′ l’Acri a sorpresa trova il vantaggio: Lamirata sulla destra semina tre avversari, lascia partire un perfetto cross sul quale come un falco si avventa di testa Criniti, niente da fare per Bellanza che può solamente raccogliere il pallone in rete. Al 23′ i rossoneri restano in dieci uomini, causa l’espulsione per doppio giallo di Federico. A questo punto Mancini corre ai ripari e fa entrare un difensore (Perri) al posto di Lamirata. Lo Scalea a questo punto potrebbe approfittare della superiorità numerica per raggiungere almeno il pari, ma gli attacchi della formazione di casa si spengono difronte all’attenta difesa dell’Acri. Al 47′ ci prova De Stefano ma Lamberti respinge, mentre all’ultimo minuto di recupero, su calcio di punizione a due in area arriva la conclusione dell’ex Margiotta: pallone respinto dalla difesa acrese. Sul fischio di Volpe si spengono le speranze dello Scalea, mentre può esplodere la gioia dei giocatori e dello staff dell’Acri per 3 punti conquistati che alla vigilia erano quasi un miraggio.