Acri-’Qua la zampa’, un gruppo di cinofili a gestire l’oasi canina

Posata la polvere della cerimonia di inaugurazione, l’oasi canina “Zanna bianca” incomincia a muovere i primi passi, anche nella lotta al randagismo, che a queste latitudini aveva raggiunto dimensioni preoccupanti.
Attraverso una convenzione stipulata con il Comune, la gestione, almeno nella prima parte, è stata affidata all’associazione “Qua la zampa”, autentico motore della struttura sorta nel bosco di Gallice, di proprietà del Comune.
“Qua la zampa” è nata nel 2013 e mette insieme una trentina di cinofili del luogo. Finora, tra inenarrabili difficoltà, in un tempo in cui, proprio in ragione del randagismo, il cane non gode di molta popolarità tra i cittadini, “Qua la zampa” è riuscita anche ad attivare delle adozioni, con cani trasferiti anche al Nord.
Attualmente l’oasi canina ospita 32 cani, provenienti da altri canili della provincia. Ne può contenere 150 e in un lasso di tempo relativamente breve si conta di riempire la struttura e di svuotare le strade del territorio comunale della presenza di animali raminghi alla ricerca di cibo e di un ricovero.
Nella scorsa settimana l’Asp ha già provveduto a una prima cattura di 13 cani in centro. Sono già stati portati al canile sanitario Cinosport, dove rimarranno per sessanta giorni. Qui riceveranno il trattamento di sterilizzazione, vaccinazione e microcippatura, quindi verranno portati all’oasi canina di Acri. I soci di “Qua la zampa” si prendono cura degli ospiti della struttura garantendo loro cucce, che l’associazione ha acquistato grazie a una raccolta fondi che ha interessato anche altre associazioni del luogo, ciotole, un ampio spazio all’aperto, ma soprattutto un percorso in cui si instaura un vero e proprio rapporto di fiducia tra l’uomo e l’animale. Solo dopo sarà pronto per essere adottato, ma unicamente in seguito a un’accurata ricognizione della destinazione. In pratica, la domanda di adozione del cane andrà in porto solo dopo aver appurato che il richiedente possieda tutti i requisiti per prendersi cura del cane.
In questa bella iniziativa, che per davvero potrà essere decisiva per togliere i cani randagi dalle strade, c’è tuttavia una sola nota stonata. Nella convenzione il Comune affida la gestione dell’oasi canina a “Qua la zampa” solo per tre mesi. Considerato il ruolo attivo avuto dall’associazione nella realizzazione dell’idea e che il Comune paga solo il cibo e le cure veterinarie, perché non darle maggiore fiducia? Non mancano le voci circa una gara che il Comune vorrebbe fare per affidare la gestione, ma, se così fosse, sfuggirebbe una sia pur minima motivazione plausibile, anche perché i costi per l’ente oggi sono ridotti al minimo e non si comprende quali vantaggi possa portare, in questo momento, una gara pubblica.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 03-11-2016 Piero Cirino