Acri-Pd, Guccione rivendica meriti non suoi

I toni e i contenuti con cui si è svolta la presentazione di Area Dems, nei giorni scorsi, non sono andati giù al locale circolo del Partito Democratico.
“In seguito alla manifestazione di Area Dems tenutasi lo scorso sabato nella nostra città – si legge in una nota del Pd – e, nello specifico, in riferimento alle dichiarazioni dell’on. Carlo Guccione, “anzitutto vogliamo sottolineare e deprecare il tono confusionale emerso dall’iniziativa, dato che, a partire dal tono sprezzante e polemico utilizzato, gli organizzatori della nuova “fazione” hanno dato l’impressione di vivere una grande contraddizione: infatti, se da un lato hanno tenuto a precisare la loro forte posizione di critica rispetto al Pd, alludendo, neanche troppo implicitamente, ad un futuro lontano dal nostro partito, dall’altro continuano a rivendicare posizioni di premialità nelle liste dello stesso per le prossime elezioni Politiche. Ai più maliziosi – continua la nota – tale atteggiamento potrebbe sembrare una obsoleta strategia di mezzo a fine, perseguendo la quale, lo stesso Guccione continua a non risparmiare frecciate e scorrettezze gratuite verso l’espressione di governo più importante a guida Pd calabrese: il governo regionale, presieduto da Mario Oliverio”.
Di fatti, “a chiosa della diversamente partecipata manifestazione, è stato lo stesso Guccione a far passare per un suo risultato quello che invece rappresenta l’ennesimo atto di attenzione che il governo regionale ha inteso produrre verso la nostra città: l’approvazione da parte del Cipe del lotto Montalto- Acri Chianette della SS660 per una spesa prevista di circa 30 milioni di euro. Vogliamo infine a ricordare all’on. Guccione che quando allude a fatti fantasiosi rispetto alla condotta del nostro partito nella battaglia per il nosocomio acrese, dovrebbe anzitutto conoscere meglio i fatti dato che il Partito Democratico acrese si è sempre speso in tutte le occasioni possibili, dalle piazze ai tavoli istituzionali, a favore dell’ospedale Beato Angelo, onde il fatto che, inesauribilmente, continua a farlo vigilando sull’applicazione piena dell’ultimo atto aziendale”.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 20-01-2018 Piero Cirino